ALICE
testo
Francesco Niccolini
regia
Salvatore Tramacere
con
Alessandra Crocco, Giovanni De Monte, Carlo Durante, Silvia Ricciardelli
scene
Iole Cilento
collaborazione all’allestimento
Lucio Diana
costumi
Enzo Toma
disegno luci
Angelo Piccinni
realizzazione scene e cura tecnica
Mario Daniele, Angelo Piccinni
cura della produzione
Laura Scorrano
organizzazione
Franco Ungaro
età consigliata 8 anni in su
tecnica utilizzata Teatro d'Attore
«Certe bambine hanno una sgradevolissima tendenza a diventare grandi:
spero che tu non farai niente di simile prima del nostro prossimo incontro.»
Lewis Carroll
Cosa vuol dire diventare grandi? e come si fa a sentirsi allo stesso tempo piccoli piccoli e non riconoscersi più nel cambiamento? come cambia il corpo di un'adolescente nei propri sogni, nei ricordi, negli incubi e nelle nostalgie? il passato è davvero passato? è davvero così netta la separazione tra la realtà e una propria vita intima fatta di fantasmi, giocattoli, personaggi inventati e gli infiniti "noi stessi" che ci stanno accanto di giorno e soprattutto di notte? la follia è un nemico o un bene prezioso da coltivare? Secondo la miglior tradizione carrolliana, lo spettacolo si basa su una serie di incontri straordinari e surreali con personaggi meravigliosi, che permetteranno a un'Alice smarrita di ritrovarsi tramite giochi di parole, sorprese, fantasia, poesia e batticuore: l'anarchia delle strutture mentali al servizio dell'adolescenza, senza preconcetti, senza peccato originale e soprattutto senza dividere il mondo tra buoni e cattivi e tra passato e futuro.
In scena un coniglio bianco, un uovo più saggio di un dizionario, un gatto, una regina, un cappellaio, delle margherite e due cavalieri:un piccolo esercito di squilibrati per affrontare un grande enigma.