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Itinerari

Castro Marina

Mappa Castro Marina
Categoria: Itinerari Subacquei
Castro (Le)

La localita' sorge sul 40° parallelo geografico dell'emisfero Nord, che sulle carte nautiche, per convenzione, rappresenta la linea di confine tra l'Adriatico meridionale e lo Ionio settentrionale.

Praticamente a meta' strada lungo la costa alta che va da Leuca ad Otranto, e' nota per l'impareggiabile scenario della grotta Zinzulusa che si apre sul mare (foto 1). La roccia di quest'area e' cio' che rimane di una scogliera corallina tropicale di qualche milione di anni fa.

Molte colonie di madreporari fossilizzate sono tutt'oggi facilmente individuabili nella roccia (foto 2).

Proprio nel tratto di mare antistante il caratteristico antro della Zinzulusa, e' stato realizzato il primo "sentiero blu" del Salento grazie all'iniziativa privata di imprenditori locali (Hotel Orsa Maggiore), esperti subacquei (Scuola LecceSub) e biologi marini (G. Fanelli).
L'immersione e' guidata da segnalazioni poste sul fondo e dura 45-50 minuti, in tutta sicurezza (foto 3). Parte dai -26 m tra sabbia e ciuffi di erba posidonia e propone tutta la gamma dei principali ambienti naturali sommersi del Salento, compreso il coralligeno, qui sovrastato dalle spugne a candelabro Axinella cannabina. Piu' in superficie (dai -5 m in su) e' anche possibile farsi un'idea dei danni prodotti dalla pesca (illegale) al dattero di mare.

Questo bivalve molto ricercato da incoscienti buongustai cresce "nella" roccia, e per essere raccolto deve essere frantumato il substrato roccioso che accoglie intere comunita' di organismi viventi. E' come se per raccogliere i prelibati tartufi... si dissodassero i boschi!

Tutta l'area costiera, comunque, merita di essere visitata. Nelle vicinanze, al seno di Acquaviva (ad esempio) a meno di 10 m di profondita' e' possibile rovistare tra i resti del Trevancore, piroscafo inglese di 92 m, naufragato nel 1882 dopo aver colliso con la scogliera, di notte, a causa ...dello stato di ebbrezza dell'equipaggio.
L'intero carico di caffe' e cotone cadde in mare ma venne praticamente tutto recuperato dai salentini accorsi sul posto. Successivamente l'intera nave venne smantellata, ma i piccoli frammenti e molte cose sfuggirono al recupero, e di tanto in tanto ancora qualcuno afferma di aver tratto fuori un paio di bottiglie di vino dai resti della Trevarcore.

Da vedere: sicuramente la grotta Zinzulusa merita una visita. Altre grotte costiere possono essere visitate in barca. Una visita doverosa va fatta a Santa Cesarea terme dove la villa arabesca Alinari (foto 4) focalizza l'attenzione di generazioni di fotografi.

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