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III Edizione
Premio Iolanda
Dedicato al miglior libro di ricette e cucina
Sostenere il mondo della ristorazione italiano, fortemente colpito dalla crisi dovuta al Covid-19, attraverso un premio "diverso" che triplica i riconoscimenti.
Il primo concorso letterario dedicato esclusivamente ai libri di cucina e di ricette si arricchisce di un'apposita sezione dedicata alla letteratura del vino e di un altro riconoscimento riservato alla cucina del benessere.
Ideato da Vera Slepoj e Davide Paolini collaborazione con la famiglia Giaccari - cui appartiene l'ispiratrice del Premio, l'ottantacinquenne signora che è ancora il perno del ristorante che da lei prende il nome, la Trattoria Iolandadi Lucugnano (Lecce) - e realizzato quest'anno in collaborazione con laCairoli Hotel, il premio ha come obiettivo la valorizzazione degli scrittori e di tutti coloro che si impegnano a promuovere i valori legati al mondo e alla tradizione della cucina italiana. Dopo il successo dell'anno scorso, che ha visto la partecipazione di decine di case editrici e di scrittori provenienti da tutta Italia, il Premio torna così alla ribalta ribadendo a maggior ragione la sua missione: valorizzare la grande tradizione gastro-enologica italiana e celebrarne i rituali che si tramandano di generazione in generazione.
A giudicare le opere letterarie dedicate ai libri di cucina sono state personalità italiane ed internazionali legate al mondo della cultura e della cucina italiana come Carlo Cambi, Marina Valensise, Catena Fiorello, Silvio Perrella, Helmut Failoni, Benedetto Cavalieri, Laurent Chaniac, Bruno De Moura Cossio, Giuseppe Seracca Guerrieri, Francesco Giaccari e Concetta Fazio Bonina. Per i nuovi riconoscimenti dedicati alla letteratura del vino,invece, i giuratisono Vito Planeta, Paolo Mieli, Alvaro De Anna, Enrico Semprini, Giacomo Mojoli, Roberto Felluga, Piernicola Leone De Castris, Davide Zuin, Seby Costanzo, Marcello Masi, Massimo Bassani ed Emo Capodilista. Le terne dei finalisti sono così composte: per i libri sulle ricette di cucina concorrono"A tavola con i Romani"a curadi Liliana Caruso, "Il gourmet cena sempre due volte" di Enrico Pandiani e "Storie di cucina" di Bepi Marzulli; per il premio alla letteratura del vino concorrono Eleonora Guerini con "Il grande libro illustrato del vino italiano", Laura Donadoni con "Come il vino ti cambia la vita", Laura Pepe con "Gli eroi bevono il vino" e Tiziano Gaia con "Un astemio alla corte di re Carlo" (questi ultimi due ex aequo).
I vincitori di ciascuna categoria riceveranno un'opera bronzea realizzata per l'occasione dal maestro Gianni Cudin. Le targhe di merito verranno invece annunciate nel corso della premiazione. Sempre quest'anno, inoltre, è nato anche il premio "Giuseppe Da Re" per la cucina della salute, riconoscimento speciale ispirato all'imprenditore del food scomparso nel febbraio 2020 e grande sostenitore del Premio Iolanda. "Il Premio lolanda - spiega Vera Slepoj, presidente del Premio e della giuria - vuole essere un tributo alla signora Iolanda e al tempo stesso un modo per valorizzare la grande tradizione della cucina italiana - che durante il lockdown è stata esaltata tra le mura domestiche - immortalando quelle ricette che sono tesoro inalienabile della storia di ogni famiglia. Quest'anno vogliamo vincere la paura e dare un messaggio al mondo della ristorazione in crisi, celebrando non solo la letteratura ma anche il mondo della cucina, del vino e dello stare bene a tavola". "In Italia si pubblicano ogni anno centinaia di libri di cucina - aggiunge il "gastronauta" e copresidente del Premio e della giuria Davide Paolini- così abbiamo ritenuto doveroso pensare a un riconoscimento che rendesse omaggio a questa fetta di letteratura, e in generale alla grande tradizione italiana di scrittori di libri di cucina e di ricette. Nonostante il periodo particolare da cui veniamo, siamo certi che la cucina e il buon vino vadano sostenuti in qualsiasi modo, perché fonti inesauribili di creatività e fantasia. Da salvaguardare più di prima".
La cerimonia della premiazione sarà accompagnata dall'esibizione di due musicisti di fama internazionale, il violinista Paolo Tagliamento, che si è esibito coni Berliner Philharmoniker, e il chitarrista Massimo Scattolin, allievo di Andres Segovia.