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A Cardigliano svetta la prima pala eolica del Salento. E con grande intuizione il Comune di Specchia ha recuperato un villaggio operaio per farne oasi di relax e lussuoso spazio ospitalità. Molti, quando pensano a Cardigliano, visualizzano questi due fatti. Quello che, invece, questo percorso sa mettere in evidenza sono le tracce del passato che prende forma attraverso le tegole, la grande specchia Silva e il piccolo menhir senza nome, una necropoli medioevale e tante pagghiare sparse che viste a volo di uccello trasformano quest'area in un villaggio diffuso ante litteram. Il percorso, tra boschetti relitti e ulivi secolari, non presenta particolari difficoltà, se non qualche modesto 'fuori pista' ma darà grandi soddisfazioni a tutti i camminatori attenti e curiosi, a chi ama fotografare, ascoltare, conoscere ed esplorare.
Si parte dal bosco Cardigliano e attraverso la pseuodesteppa in direzione del borgo omonimo Borgo si sale sulla serra, costeggiano macchie e coltivi per poi scenderne il versante nord e scoprire un piccolo menhir. Superata la strada asfaltata si raggiunge un particolar agglomerato di casette con il tetto coperto di tegole (fatto non comune in Salento) per poi raggiungere Specchia Silva e concludere attraversando il boschetto relitto da cui siamo partiti.
Mezzi consigliati: a piedi
Lunghezza: 12 Km
Tempo di percorrenza: 3 h
Difficoltà: escursionistica (priva di segnaletica)
Come arrivare: lungo la strada Taurisano – Miggiano, girare verso villaggio Cardigliano e proseguire fino al boschetto.
Parcheggio auto: lungo la strada.