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Eventi e speciali

Da Hummel a Respighi - Recital del pianista Carlo Scorrano

scorrano

Musicando il cielo Celebrazioni e concerti a vent'anni dalla morte di Padre Igino Ettorre

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Informazioni utili

  • Categoria: Festival
  • Data: 21/11/2012
  • Dove: Lecce
  • Indirizzo: Biblioteca Caracciolo
  • Costo: ingresso libero
  • Orario: 20.00
  • Organizzatori: Conservatorio di Musica "Tito Schipa"

Conservatorio di Musica “Tito Schipa”
Convento di S. Antonio a Fulgenzio  Gruppo Madrigalistico Salentino
Città di Lecce


Festival
Musicando il cielo



Da Hummel a Respighi - Recital del pianista Carlo Scorrano

Recital Pianistico

Musiche di C. Franck -J. N. Hummel- F. Chopin - O. Respighi – G. Martucci
Pianista Carlo Scorrano

Una particolare attenzione per il repertorio pianistico romantico fino ai primi del Novecento italiano è la cifra stilistica che caratterizzerà il terzo appuntamento del Festival “Musicando il cielo” dedicato a Padre Igino Ettorre nelle celebrazioni e concerti a vent’anni dalla morte, promosso dal Conservatorio di Musica “Tito Schipa” di Lecce, in collaborazione con il Convento di S. Antonio a Fulgenzio, il Gruppo Madrigalistico Salentino e la Città di Lecce.
Protagonista dell’evento sarà una delle figure di spicco della realtà musicale e didattica leccese: il pianista Carlo Scorrano, docente al Conservatorio “Tito Schipa”di Lecce.

Carlo Scorrano presenterà un programma musicale di straordinaria intensità: un viaggio che partirà da Preludio, Corale e Fuga di César Franck, una delle pagine più intime e solenni del repertorio pianistico, per poi passare al Rondò op. 11 in mi bemolle di Johann Nepomuk Hummel, un brano dalle sonorità evanescenti e d’importante impegno virtuosistico.
In seconda parte, saranno proposti la Mazurka Op. 30 n. 4, la Fantaisie impromptue Op.66 e lo Studio Op. 10 n. 4 di Chopin, il Valse caressante e il Notturno di Ottorino Respighi, brani a torto stigmatizzati marginali rispetto il repertorio sinfonico.
Concluderà il recital la Tarantella op. 44 di Giuseppe Martucci, composta nel 1880 e trascritta per orchestra, sempre dall’autore, nel 1908, un brano che, a ragione, può competere con le altre tarantelle, tutte brillanti ed espressive, composte da Chopin, Liszt e Rubinstein.

Carlo Scorrano, leccese doc, formatosi dapprima in prestigiose accademie internazionali, quali la Chigiana di Siena e il Mozarteum di Salzburg e sotto la guida di Agosti, Zecchi e Franco Mannino, ha suonato per importanti associazioni quali “Venezze” di Rovigo, Teatro Manzoni di Milano, Festival delle Dolomiti, Teatro Massimo di Palermo, in tournees che lo hanno visto impegnato in ruoli sia solistici in recital e con prestigiose orchestre sinfoniche e da camera sia cameristici con il violinista Gamberini, l’oboista Manfrin, il Nuovo Quartetto Italiano. Forte di seri studi organistici e di composizione oltre che umanistici, vanta al suo attivo un congruo repertorio che abbraccia letteratura dal 700 ai nostri giorni. Ha inoltre tenuto a battesimo una nutrita schiera di giovani pianisti che va affermandosi sempre più, tra tutti spicca il nome della giovane Valentina Parentera. Sempre grato al suo primo maestro, Gennaro Sannino, è docente nel Conservatorio Tito Schipa della sua città natale dal ‘77.


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