Eventi e speciali
Sophia le bianche pietre di Antonio Giaccari
Le sculture dell'artista galatinese in mostra
Informazioni utili
- Categoria: Mostre e mostre mercato
- Dal 11/08/2012 al 19/08/2012
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Dove: Supersano
- Indirizzo: Casa Ferrazzi
- Costo: Ingresso gratuito
- Orario: dalle ore 19.00 alle ore 23.00 di tutti giorni
Il prossimo 11 agosto, alle ore 20.00, presso Casa Ferrazzi, sarà inaugurata Σοφία - Sophia, personale di scultura di Antonio Giaccari. Alla serata interverrà Franco Contini, docente dell’Accademia di Belle Arti di Lecce e curatore della mostra.
A un anno esatto dalla prima esposizione “Philìa” a Poggiardo, l’agronomo e artista galatinese presenta una nuova selezione delle sue bianche pietre. E anche questa volta la scelta del titolo è ricaduta su un vocabolo greco- il greco, così caro e presente in tanta parte del Salento: Σοφία- Sophia, ovvero conoscenza, saggezza, sapienza, scienza.
Sophia, perché è dell'uomo il desiderio di conoscere per cercare di comprendere tutto ciò che esiste in natura. Così come, quasi 30 anni fa, è stata di Antonio Giaccari la scelta di seguire un percorso di studi che lo avviasse ad un reale e concreto rapporto con la terra, la “magna mater” da cui tutto discende. Lui, agronomo, avverte, o meglio, sente compiutamente il respiro della natura; la conosce nei suoi aspetti più concreti ( e non poetici ). Ma della natura fa parte anche l'uomo e non c'è nulla in natura che non possa trovarsi anche nell'uomo.
Giaccari, quindi, conosce il mondo nelle sue forme naturali, ma conosce anche l'uomo, nelle sue quotidiane fatiche, nei suoi desideri, nei suoi momenti di gioia, di sconforto di abbandono, nei suoi aneliti verso il trascendente. E la pietra, la bianca pietra leccese, variamente modellata, è il suo ingrediente preferito (anche se non il solo) per preparare quelle forme nelle quali ferma per sempre gli istanti, i momenti, le situazioni più vere dell’esistere. Un percorso infinito di conoscenza che ognuno può affrontare insieme allo scultore, osservando le sue "umili" pietre. Humilis, da "humus", che in latino significa terra; ma terra in ebraico è "Adam"; e "Adam" è uomo Quindi l'umiltà che è l'essere uomo, è il desiderio di conoscere se stesso e gli altri È la virtù che porta alla consapevolezza della propria identità, dei propri limiti e della propria forza, che permette di entrare in una vera relazione con gli altri, di conoscerne le verità più nascoste, le sofferenze più dolorose, le aspirazioni più celate.
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