Inaugurazione della Stagione Teatrale 2012-13
SENSO reading
avevo sposato il mare … avevo bisogno … di amare
dalla novella di
Camillo Boito
con
MONICA GUERRITORE
ANTONIO BALLISTA, pianoforte
musiche di
Grieg, Puccini, Wagner, Granados, Strauss, Godowsky, Scrjabin, Albéniz, Chopin, Schumann, Liszt
progetto e drammaturgia di
Giacomo Bottino
“Senso” è considerato il più bel racconto dell’Ottocento italiano. Scritto da Camillo Boito, è compreso nella raccolta dal titolo Senso, nuove storielle vane, edita nel 1883. Parla di una donna che si confessa senza veli, con un autocompiacimento cinico e crudele; racconta di una passione amorosa romantica e maledetta, con un piglio mozzafiato; è sicuramente la manifestazione più moderna della femminilità che la narrativa italiana di quel tempo abbia prodotto.
Il Risorgimento sta sullo sfondo. In primo piano non vi sono gli ideali politici dell’epoca, ma i sentimenti divoranti e fatali di un’anima sconvolta dall’inquietudine. Tuttavia, il personaggio che ne vien fuori non è quello di una donna pre-dannunziana: non è una divoratrice di uomini, ma semmai una creatura divorata dagli uomini. Di tutto questo magma drammatico si rese ben conto Luchino Visconti, che ne trasse il mitico film del 1954