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Dalle icone alle chiesette

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Masseria Li Pampoli
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Casino Monaci
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Cappella Torriso
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Cappella della Cona
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Masseria Specchia
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Cappella Torriso

Cappella Torriso

L'edificio, di colore rosso con ai lati fasce verticali bianche, presenta una facciata a capanna con portale costituito da arco ogivale e lunetta all'interno della quale una lapide ne ricorda la ricostruzione: "A conferma della secolare devozione alla Madonna di Costantinopoli il popolo di Carmiano con onore ricostruiva Pasqua 1963".Sulle pareti laterali si aprono quattro finestre ogivali, due per lato, mentre in alto spicca il campanile a vela con campana. L'interno, pavimentato in marmo, presenta un altare con nicchia ospitante un piccolo quadro della Madonna. E' una delle cappelle extra moenia più antiche del territorio di Carmiano, risalendo, nelle sue forme originarie, al XIV secolo. Un documento del 1640 (visita pastorale del vescovo Pappacoda) ne testimonia il cattivo stato, con il tetto in canne sfondato ed una porta priva di serratura. Fu quindi restaurata e si costruì un tetto in pietra; già da allora fu dedicata al culto della Madonna di Costantinopoli e si celebrava la messa nei giorni festivi del periodo estivo. Dalla metà del Settecento fu abbandonata e profanata dai pastori del luogo fino a tutto l'Ottocento. Solo nel 1939, per opera di una benefattrice di Carmiano, la cappella venne restaurata e fu creato uno spazio attorno con alberi di pino per consentire ai visitatori di trattenersi a loro agio vicino alla chiesa. Si riconsacrò nuovamente al culto della Madonna di Costantinopoli (lunedì di Pasqua del 1939) e si svolse, da allora, la festa della Pasquetta detta "Lu Riu". Nel 1940 un violento nubifragio fece crollare totalmente l'edificio, i cui cumuli rimasero ammucchiati lì fino al 1963, data di ricostruzione della struttura che oggi si può ammirare. Prende il nome dalla contrada omonima. Cappella della Madonna di Costantinopoli La cappella è posizionata al bivio di due strade vicinali che conducono sulla provinciale Carmiano-Veglie.


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